Nuovo Science Center alla Città della Scienza

Il servizio attiene alla progettazione strutturale, preliminare e definitiva, del Nuovo Science Center di Via Coroglio, Bagnoli (NA).

L’intervento è stato progettato nell’ambito del “Concorso internazionale di progettazione per la realizzazione del nuovo Science Centre”, per la ricostruzione dei volumi e delle aree distrutte dall’incendio doloso che ha colpito il Museo nel 4 marzo 2013, di cui il gruppo di progettazione è risultato vincitore.

Il nuovo progetto prevede che l’edificio venga realizzato su una superficie a terra inferiore alla precedente, arretrando il confine verso la linea di costa di 22 metri. Con la nuova sagoma, il museo disterà dalla linea di costa identificata nelle scogliere antistanti da un minimo di 47 mt ad un massimo di 60 mt. I circa 3500 metri quadrati di superficie espositiva persi per effetto dell’arretramento, vengono recuperati agendo a più livelli in un contenitore di altezza media pari a 11,5 metri e massima di 14.

I nuovi volumi vogliono ripristinare il carattere identitario di vocazione industriale del sito tramite l’uso di geometrie semplici e l’articolazione di spazi aperti, vari per dimensioni e proporzioni, in grado di rapportarsi con gli edifici, le rovine preesistenti e con il contesto paesaggistico costiero di Bagnoli. Le soluzioni progettuali mirano a coniugare i temi della sostenibilità ambientale e della fattibilità tecnica per dar luogo ad uno spazio non solo funzionale ma anche percettivo. L’integrazione tra architettura e paesaggio è il filo conduttore anche per la progettazione degli spazi interni, articolati intorno a percorsi di connessione prospettica con l’esterno.

Il progetto delle strutture è stato sviluppato individuando i parametri prestazionali necessari per garantire la sicurezza del nuovo corpo di fabbrica, ponendo l’attenzione sulla tipologia di struttura, sulla destinazione d’uso e sulle possibili conseguenze di azioni accidentali ed eccezionali, nonché sulle scelte tecnologiche atte a preservare la durabilità dei materiali.

L’approfondimento ha richiesto la ricerca di soluzioni strutturali compatibili con le esigenze architettoniche sia in relazione al disegno della facciata, sia per la conservazione delle ampie luci nelle sale espositive.

La struttura portante dell’edificio, composta da cinque sottostrutture contigue e indipendenti e da due corpi scala, è costituita da un’intelaiatura sismo-resistente del tipo non dissipativo data dall’assemblaggio di elementi in acciaio zincato a caldo. Il corpo centrale si differenzia per la presenza di una sala espositiva caratterizzata da notevoli luci libere nelle due direzioni. La realizzazione di questo volume, privo di qualsiasi elemento intermedio, è ottenuta mediante la partecipazione strutturale della copertura a falde multiple, composta da una struttura reticolare piana, e delle travi-parete longitudinali poste lungo il perimetro della sala. La continuità tra i montanti e la copertura è garantita da collegamenti a completo ripristino in grado di restituire un importante contributo in termini di rigidezza all’intero sistema.

I corpi di fabbrica fondano su una platea in c.a. che a sua volta si innesta su un sistema di pali dimensionati in modo da ridurre eventuali cedimenti differenziali.

Gruppo

Gamma Ingegneria soc. coop.: progettazione strutturale, coordinamento della sicurezza
GFC Architecture: progettazione architettonica
Dinamicamente Architetti: progettazione paesaggistica
Finalca Ingegneria srl: progettazione impianti idraulici
Icaro srl: progettazione impianti fluidomeccanici
Ing. S. De Lucia: progettazione impianti elettrici