Adeguamento antincendio Teatro Mercadante
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ContattaciIl servizio attiene alla Direzione dei Lavori e al Coordinamento della Sicurezza in fase di Esecuzione dell’intervento di Adeguamento Antincendio del Teatro Mercadante, vincolato ai sensi del D.lgs. 42/2004.
Il Teatro
Il Teatro fu edificato per volere di Ferdinando IV tra il 1776 ed il 1779, inizialmente noto come Teatro del Fondo perché costruito con il denaro proveniente dal “Fondo di separazione dei lucri fra Militari” che amministrava i beni confiscati ai Gesuiti dopo la loro espulsione dal Regno (T. R. Toscano, 1989).
Nel progetto originario, a firma dell’arch. F. Sicuro, la facciata principale mostra una veste differente da quella odierna caratterizzata da tre blocchi avanzati rispetto ad un unico corpo che li univa con la cupola a copertura della sala che emergeva oltre la linea della balaustra di coronamento.
Il manufatto ha subito, negli anni, numerose trasformazioni; le più rilevanti furono introdotte dagli interventi di ammodernamento diretti dall’arch. L. Catalani nel 1849, che conferirono allo spazio interno un’impronta neoclassica (A. Venditti, Architettura neoclassica a Napoli, 1961).
Nel 1870, assunse il nome di “Teatro Mercadante”, in onore del musicista pugliese F. S. Mercadante che si era formato in questa città e vi era ritornato per dirigere il Conservatorio di Musica e, dopo sette anni, fu ceduto dal Demanio dello Stato al Municipio di Napoli, insieme al Teatro S. Carlo.
Nel 1893 fu oggetto di ulteriori trasformazioni apportate nell’ambito degli interventi di risanamento della Città in seguito all’epidemia colerica; le modifiche interessarono sia la sala interna sia l’aspetto esterno. I lavori, diretti dal Cav. Ing. Pietro Pulli, compresero il rifacimento della facciata principale che assunse la veste attuale: ripartita orizzontalmente in tre ordini conclusi da un cornicione su mensole, quest’ultimo sorretto da quattro coppie di cariatidi in stucco, realizzate dallo scultore De Matteis.
Nel 1920 il Comune di Napoli, che deteneva la gestione del Bene, promosse un intervento di restauro finalizzato a raggiungere un miglioramento statico e funzionale dell’organismo architettonico, realizzato sotto la guida degli ingegneri L. de Lieto e A. d’Ischia e sotto il controllo dell’ing. municipale prof. C. Lanieri. Tra le trasformazioni significative vi fu la costruzione di un nuovo soffitto piano a copertura della sala ed il rifacimento del tetto di copertura.
Infine, il restauro guidato dal A. Grande nel 1979 fu finalizzato ad adeguare la struttura alle norme di sicurezza previste per i locali di pubblico spettacolo, nel rispetto dello stile neoclassico dell’architettura.
L’interno del teatro conserva la sua originaria forma a ferro di cavallo. La struttura della cupola è in ferro, e non è visibile dalla sala, perché occultata da un velario, che si imposta su tutta la lunghezza del corpo del teatro. La sala è sobriamente decorata, recuperando temi già adottati nei teatri napoletani del Settecento.
L’intervento
Il servizio ha riguardato l’adeguamento del Teatro alle disposizioni del D.P.R. 151 del 2011 per i locali di pubblico spettacolo con capienza superiore a 200 spettatori.
L’intervento è stato realizzato sulla scorta del progetto autorizzato dai Vigili del Fuoco e dalla Soprintendenza di Napoli ed ha compreso un insieme sistematico di opere volte a: minimizzare le cause di incendio; garantire la stabilità delle strutture portanti al fine di assicurare il soccorso agli occupanti; limitare la produzione e la propagazione di un incendio all'interno dei locali; limitare la propagazione di un incendio ad edifici e/o locali contigui; assicurare la possibilità che gli occupanti lascino i locali indenni o che gli stessi siano soccorsi in altro modo; garantire alle squadre di soccorso di operare in condizioni di sicurezza.
Le lavorazioni sono consistite nella realizzazione di due diversi sistemi di rilevazione dei fumi e due diversi sistemi di spegnimento automatico, nell’installazione di una stazione di pompaggio per le acque antincendio con realizzazione della relativa una riserva idrica, nell’installazione di un impianto di illuminazione di emergenza e nella realizzazione di compartimentazioni antincendio in tutti gli ambienti.
In particolare, nell'ambito della realizzazione dei compartimenti, è sorta la necessità di inserire un controsoffitto a membrana resistente al fuoco interposto tra la parete affrescata soprastante la platea e la copertura in ferro. Al tal fine, è stato effettuato uno studio accurato per determinare la struttura di sostegno della membrana e per valutare la resistenza del solaio su cui sono state poste le opere provvisionali per la realizzazione dell’intervento. Infine, tenuto conto che il velario è collegato alla copertura in ferro attraverso un sistema di tiranti, è stata effettuata una verifica della stessa alle sollecitazioni indotte dalla fase di esecuzione dei lavori.
Le lavorazioni sono state condotte in tempi estremamente ristretti, durante il mese di agosto del 2017, garantendo la riapertura per la stagione teatrale autunnale inaugurata il 16 settembre con la prestigiosa edizione del Premio Le Maschere del Teatro Italiano.
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