Restauro conservativo del complesso religioso di S. Maria di Gerusalemme, detto “Delle Trentatrè”

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Il Monastero delle Trentatré, bene culturale tutelato per effetto della Parte Seconda del D. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 ss.mm.ii., conserva tuttora intatto il suo rilevante interesse monumentale, storico-artistico e culturale, anche in ragione della rara peculiarità di essere un bene monumentale che accoglie, dopo circa cinquecento anni, la comunità spirituale fondatrice, in un contesto urbano di pregio come Caponapoli.

L’intervento afferisce alle opere prioritarie necessarie per riavviare in forma programmatica il complessivo restauro conservativo del complesso monastico sito in Caponapoli.

Sulla base degli esiti del complesso sistema di indagini tecniche e diagnostiche effettuate preliminarmente sulla consistenza e sullo stato di conservazione e di degrado del bene monumentale, a fronte di risorse limitate rispetto all’ampio quadro esigenziale emerso, l’intervento è stato concentrato strategicamente sull’ambito dei due giardini claustrali, delimitato da via Pisanelli e via Armanni. Tale scelta è motivata dall’accertato stato di abbandono e di degrado che connota tale ambito per effetto delle profonde trasformazioni edilizie, nonché della scarsa manutenzione.

Il progetto punta in particolare alla valorizzazione dell’ambito dei due giardini claustrali, migliorandone la fruizione sia da parte della comunità spirituale delle Clarisse Cappuccine, che così riconquisteranno spazi vitali a lungo sottratti, sia da parte della comunità di quartiere e del più vasto pubblico di visitatori del sito Unesco “Centro storico di Napoli”, sebbene con limitazioni temporali di utilizzo ed in forme compatibili con le regole di vita della comunità claustrale.

Al fine di ricostituire, seppur puntualmente, la continuità e la circolazione tra le due parti del giardino claustrale oggi separate, l’intervento prevede la realizzazione di due varchi protetti da cancelli alle estremità del setto separatore in modo da garantire il ripristino della circolazione e la continuità tra i percorsi interni al chiostro in corrispondenza dell’ambulacro perimetrale.

Nella sezione esterna del chiostro si prevede inoltre il consolidamento e restauro della porzione di ambulacro d’impianto scampata alle demolizioni e dell’annesso corpo di fabbrica angolare, oggi in grave stato di abbandono e degrado. Infine, e non da ultimo, è prevista la riconfigurazione e ricomposizione del giardino claustrale nella sezione esterna del chiostro principale, il ripristino di parte dei percorsi interni al giardino claustrale con la riproposizione della pavimentazione in cocciopesto e l’inserimento di elementi fissi di arredo al fine di migliorare la fruizione e l’accessibilità di questa parte del complesso monastico.

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