Riqualificazione ambientale e consolidamento costone sovrastante area della Marina di Torrefumo

Vuoi avere maggiori dettagli sul progetto? Contattaci subito

Il servizio è consistito nella progettazione delle opere di riqualificazione ambientale dell’oasi naturale della marina di Torrefumo, mediante la proposizione di interventi di protezione, stabilizzazione e consolidamento del costone roccioso e di rinaturalizzazione delle aree a valle.

La falesia tufacea di Torrefumo è un luogo di interesse scientifico internazionale per la conformazione geologica e la particolare alternanza delle formazioni rocciose che configurano la meravigliosa quinta scenica del Canale di Procida sul quale si affaccia. L’area naturalistica, contenuta nella zona a Protezione Integrale del Piano Paesistico del Parco dei Campi Flegrei, ha accesso dal piccolo porto di Acquamorta e si connette con l’area di Miliscola attraverso un percorso ciclo/pedonale che, protetto dalla bianca scogliera e dal retrostante costone, attraversa la piccola laguna di origine salmastra intorno alla quale si sviluppa un ecosistema dinamico e delicato in cui si notano in alcuni periodi dell’anno anche gli uccelli migratori.

Le peculiari caratteristiche dell’area e delle formazioni geologiche hanno determinato la necessità di sviluppare in fase metaprogettuale una intensa attività di indagine naturalistica, ambientale, geomorfologica, geotecnica e idrologica, basata su un corposo piano di prove sperimentali, in sito ed in laboratorio, e su un rilievo tridimensionale che ha consentito di definire con estrema precisione i volumi instabili e l’andamento orografico del costone.

Il progetto ha previsto la messa in sicurezza del costone mediante un insieme organico di interventi finalizzati a ridurre il rischio frana ed idrogeologico a favore della fruizione della sottostante oasi naturalistica e delle aree sovrastanti parzialmente urbanizzate. Le lavorazioni eseguite afferiscono sostanzialmente: al diserbamento, disgaggio e riprofilatura delle pendici, finalizzati a stabilizzare le masse in equilibrio precario rispetto ai possibili meccanismi di collasso; al consolidamento superficiale tramite l’installazione di reti metalliche a doppia torsione ancorate alle pareti rocciose mediante un sistema di chiodature; alla stabilizzazione globale dell’ammasso roccioso mediante un sistema di chiodature profonde di lunghezza variabile in funzione della quota; alla predisposizione di barriere paramassi per il confinamento dei bacini di raccolta e per la protezione delle aree sottostanti destinate alla fruizione pubblica; alla rinaturalizzazione delle aree mediante piantumazione di una vegetazione caratterizzante la macchia mediterranea.

Il servizio è stato eseguito da un team di lavoro costituito in R.T.P. tra professionisti con diversa specializzazione (Ingegnere strutturista – Ingegnere tecnologo - Ingegnere geotecnico – Geologo), coordinati dal Progettista strutturista (mandantario) e coadiuvato da consulenti esperti (Architetto - Topografo - Esperto Naturalista).